Ricorrenza del ventennale della morte di Ferrante Gorian

Il 9 dicembre ricorre il ventennale della morte di Ferrante Gorian.

Il gruppo GIARDINI STORICI ITALIANI in Facebook pubblica questo articolo :

 

Ricorre quest’anno il ventesimo anniversario della morte di Ferrante Gorian, architetto paesaggista formatosi alla scuola di Pietro Porcinai negli anni ’30 a Firenze.

Ci furono parecchi tentativi di collaborazione tra questi due grandi rappresentanti del paesaggismo italiano, ma essendo entrambi poco inclini al dialogo e soprattutto perché Gorian dopo la guerra emigrò in Uruguay, essi non ebbero alcuna significativa valenza.

Entrambi attirati dall’architettura di tipo anglosassone, in Gorian prevalsero gli aspetti naturalistici; questi si travasarono nella progettazione di centinaia e centinaia di progetti caratterizzati dall’utilizzo di specie arboree dalla conformazione non “rigida” e molto romantica, grandi spazi erbosi, linee armoniche e mai geometriche privilegiando, quando possibile, alberi ed arbusti caratteristici dell’ambiente cui erano destinati, in questo precorrendo di alcune decine di anni quelli che sono attualmente alcune delle direttive più applicate tra i professionisti del settore.

In Uruguay Gorian ebbe l’opportunità di entrare in contatto con alcuni straordinari ed universali architetti paesaggisti brasiliani, tra cui il più noto è stato Burle Marx. L’esperienza sudamericana durò 13 anni, dopodiché rientrò in Italia, stabilendosi a Treviso ma trovando sbocco professionale – soprattutto negli anni ‘60 e ‘70 – in Friuli nella sua natìa Gorizia, dove collaborò per molti anni con l’amministrazione comunale e dove progettò molto anche per il privato.

Gorian era molto appassionato della sua professione e auspicava sempre che oltre alla progettazione il committente gli affidasse anche la direzione lavori, in quanto riteneva questa seconda fase assolutamente rilevante per la corretta applicazione della sua progettazione.

Molto amico dei vivaisti locali, conosceva di ognuno di essi la potenziale presenza di esemplari e soggetti arborei dalle forme originali (che con attenzione selezionava e “prenotava”) da impiegare nella sua progettazione e che utilizzava per la successiva realizzazione delle sue opere.

Sono molti oggi i giardini che testimoniano l’arte dell’architetto Gorian, soprattutto di privati e in Veneto; gli anni trascorsi dal loro impianto, se è stato mantenuto lo stile originario, mostrano la capacità di “vedere lontano” del progettista che ha saputo prevedere lo sviluppo di incantevoli aree verdi. Grazie alla disponibilità di molti tra gli attuali proprietari, tanti giardini sono visitabili.

http://www.ferrantegorian.com

 

 

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