Fonte: La Tribuna di Treviso, 14 aprile 2013
Ferrante Gorian oggi avrebbe compiuto 100 anni. Ma il maestro friulano del
giardino è scomparso nel 1995, dopo avere portato la sua rara maestrìa ben oltre
i confini regionali, rivestendo un ruolo fondamentale nel rinvigorire, nel XX
secolo, l’arte del giardino pressoché andata perduta. Suoi piccoli capolavori
del verde domestico sono ancora presenti nel Trevigiano, nella zona di Roncade e
Silea. E oggi a Treviso lo si ricorda con una lunga giornata tra i fiori nel
vivaio di Pierluigi Priola di via delle Acquette, ripercorrendo il paesaggio e i
giardini di Ferrante Gorian nel bellissimo libro che gli è stato dedicato. «Un
evento che potrebbe e dovrebbe interessare non solo gli amanti dei giardini, ma
anche quanti hanno a cuore l’equilibrio fra l’uomo e la natura ovvero il senso
della vita armoniosa e del paesaggio che viviamo» sottolinea Antonio De Marco
dell’Osservatorio culturale Antelao, invitando a vivere una domenica al vivaio
Priola che in molti (fra cui l’architetto Paolo Pejrone), giudicano fra i più
razionali e completi d’Europa. Ferrante Gorian, secondo De Marco, è un felice
interprete della moderna architettura del paesaggio. Fu attivo essenzialmente
nel Veneto dove ha lasciato significative opere, fra cui il parco di San
Giuliano a Mestre e molti giardini nella Marca Trevigiana, ma anche in Piemonte,
in Svizzera e soprattutto in Uruguay, dove in circa vent’anni realizzo140
giardini. Nelle sue opere, Gorian piantava alberi già grandi, con portamenti
particolari, cercati con cura e allevati per lui da vivai specializzati;
studiava percorsi di profumi, creava raffinate composizioni di piante
acquatiche. Con esiti di grande pulizia compositiva, spazialità e semplicità
naturalistica. Priola era uno dei suoi maggiori referenti nelle realizzazioni,
ma anche nella ricerca di varietà particolarissime com’è avvenuto per la “viola
cornuta”. Nel vivaio di via delle Acquette c’è ancora la traccia della sensibile
arte di Gorian: il laghetto posto all’ingresso del vivaio. Oggi la famiglia
Priola (Valentina, Mirko e la mamma Gabriella) apre le porte dell’oasi floreale
in memoria del maestro, di cui saranno esposti in una mostra i progetti,
affiancata dalla presentazione di una pubblicazione a cura di Fabio Gorian, con
un intervento di Annamaria Conforti Calcagni e un ricordo della giornalista
veneziana-romana Ida Tonini che da anni si occupa dell’opera di Ferrante Gorian.
L’evento inizia alle 10.30 e la partecipazione è libera. I Vivai Priola avevano
salutato la primavera con una due giorni dedicata alle violette; per il weekend
del 18 e 19 maggio in calendario ci sono le giornate delle farfalle. Altri
eventi poi sono previsti ad ottobre. Per informazioni più complete
www.priola.it.